Cecilia Petrucci ci racconta di nascere in un lontano pomeriggio del maggio del 1993 nel solito modo in cui nascono i bambini, ed è cresciuta nella convinzione che un giorno un disco volante sarebbe tornato indietro a riprendersela. Rimane tutt’oggi di quest’idea, con la scusa di amare i racconti deliranti di fantascienza anni ’30-’80.
Per ingannare il tempo durante l’attesa, decide di darsi al disegno, ed è da ormai un po’ di tempo che le cose non sono molto cambiate. Con il passare degli anni, attraverso il liceo, corsi extrascolastici e formazione da autodidatta, sviluppa capacità eclettiche in ambito artistico.
Tra le competenze acquisite vi sono pittura, incisione, disegno grafico, scultura, modellazione, decorazione, illustrazione, fumetto, fotografia, colorazione digitale, fotoritocco, disegni per tatuaggi, sfondi scenografici e… lavoro a maglia.
La sua formazione è indirizzata a tempo pieno nell’apprendimento delle tecniche di comunicazione visiva, in particolare, il cinema di animazione.
Attualmente iscritta al corso del CSC Animazione, il suo ambito di specializzazione comprende cartoon, computer grafica e video editing, nonché diversi impieghi di preproduzione, quali storyboarding, color scripting e concept design.
Le piace l’idea di poter essere una mente sghignazzante che si nasconde tra i titoli di coda dei grandi titoli. Questa idea sì le piace parecchio.
Al CSC Animazione, nel 2014, partecipa alla realizzazione del progetto di comunicazione “Le avventure del cane a sei zampe“.
Si diploma nel 2015 con il film “T“.