La fiera dei mortidi Francesco Vecchi, Barbara Dossi |
Tratto dall’omonima poesia pubblicata da Aldo Palazzeschi nel 1910, il film ne ripropone visivamente il linguaggio poetico, il gusto dell’assurdo, il sapore vernacolare e insieme raffinato. Ricrea la paradossale atmosfera di una fiera di paese che si svolge fra le mura di un cimitero di campagna, dove i vivi accorrono a divertirsi fra lapidi e tumuli, aste di teschi e bancarelle di salsicce. Il film è stato lavorato quasi completamente in digitale, ma non lo dà a vedere. I personaggi sono sagome ritagliate, eteree e sgangherate, “scarabocchiate” sulla carta, ma animate con software che permettono effetti 3d.